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Su Porta Canavese-Monferrato il PD non dia lezioni. Piuttosto, se ne occupi (finalmente)

Se davvero gli esponenti del PD che polemizzano con il neo Assessore Gabusi credono nella realizzazione di una stazione AV a Chivasso, la cui utilità per ridare centralità al nostro territorio è indubbia dal mio punto di vista, dovrebbero innanzitutto ricordare che, nei cinque anni scorsi in cui il loro partito ha governato la Regione, passi in avanti non ne sono stati fatti: l’ex Assessore Balocco, infatti, ha impiegato solo l’ultima parte della legislatura per produrre uno studio che non ha aggiunto alcunché al dibattito, sprecando ulteriore tempo. Non voglio, tuttavia, cavarmela con una polemica a buon mercato: ecco perché continuerò a evidenziare al Governo Regionale guidato dal Presidente Cirio il carattere strategico del progetto Porta Canavese-Monferrato, in continuità con quanto ho già fatto fin dal suo insediamento.
Non senza ricordare, tuttavia, che ad una sana azione di lobby territoriale della nostra Regione, insieme a quanto già espresso, tra gli altri, dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta, dalla Città Metropolitana di Torino, da un centinaio di Amministrazioni comunali del nostro territorio e da Confindustria Canavese, deve corrispondere un impegno concreto da parte del Governo e del Ministero dei Trasporti, che sono i soggetti titolati a prendere la decisione finale e a finanziare l’opera. Poiché il nuovo Ministro, l’onorevole Paola De Micheli, è un’autorevole esponente del PD, penso che i suoi colleghi a livello locale possano abbandonare il terreno della polemica fine a se stessa e impegnarsi in un lavoro costruttivo per il nostro territorio.