Asti-Cuneo, che fine ha fatto la promessa di Conte di riavviare i lavori “entro l’estate”?

Fa un po’ specie dover tornare ad affrontare, per di più con un quesito a risposta immediata, un tema come il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, che avrebbe potuto e dovuto essere archiviato da anni. Anche perché la soluzione per la ripresa e la conclusione dei lavori, attesi ormai dal 2012, era stata concordata dal precedente Governo con l’Unione Europea, tramite un cross-financing che avrebbe consentito di reperire le risorse necessarie, pari a circa 350 milioni di euro.

Ma l’attuale Governo, con il Ministro delle Infrastrutture Toninelli, ha legittimamente scelto di bloccare quella procedura: peccato, tuttavia, che al di là delle generiche rassicurazioni su una ripresa dei lavori in tempi brevi, rassicurazioni prodotte sia in sede parlamentare, sia in dichiarazioni giornalistiche, ad oggi non si sia sbloccato alcunché e non si sia messo in campo un chiaro percorso alternativo. Non solo. Proprio in questi giorni la Commissaria UE per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le piccole e medie imprese Elzbieta Bienkowska ha ribadito come sia in corso “un dialogo costruttivo con le autorità italiane volto ad analizzare, sia dal punto di vista degli aiuti di Stato che degli appalti pubblici, le misure presentate dalle autorità italiane per il completamento dei lavori sull’autostrada Asti-Cuneo”, quando invece il Ministro Toninelli il 5 giugno scorso aveva garantito una modalità operativa diversa, e cioè che il Governo italiano potesse procedere senza dover attendere alcun placet da Bruxelles.

A nome di Forza Italia ho, quindi, affrontato nuovamente il tema in sede di Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, chiedendo conto con un’interrogazione urgente dei tempi e dei prossimi sviluppi rispetto ad un cantiere fermo da troppi anni, con 9 chilometri di autostrada da Cherasco a Cuneo che rappresentano ormai davvero un miraggio.

La nostra regione non può tollerare ulteriori prese in giro, tra continui rimbalzi di responsabilità e rinvii: purtroppo per noi piemontesi il Sottosegretario Santangelo, nella sua risposta, non ha saputo chiarire questa incongruenza tra la posizione di Toninelli e quella di Bienkowska, tirando invece in ballo l’Autorità di Regolazione dei Trasporti che, a quanto dice, avrebbe avviato una non meglio specificata procedura finalizzata al riavvio dei lavori. Il tutto, ahinoi, senza dare alcun termine temporale né alcuna indicazione più precisa.

E dire che il 17 marzo scorso proprio il Presidente Conte, in visita presso il cantiere fermo della Asti-Cuneo, aveva garantito la ripresa dei lavori “entro l’estate”.

Bene, oggi è il primo giorno della stagione estiva: vigileremo affinché quell’impegno solenne di fronte ad un territorio stufo di attendere sia mantenuto e che l’ulteriore tempo perso dall’attuale Governo su questo dossier possa essere recuperato.